Da aprile nuove regole per iscriversi all’elenco pubblicisti dell’albo professionale. Ma il giornalismo è in attesa di una riforma complessiva ♦
Aspiri al patentino da giornalista? Ora quello che ti serve è innanzitutto il foglio rosa. Cambiano infatti dal primo aprile le regole dell’Ordine dei giornalisti, dopo l’entrata in vigore del registro degli aspiranti pubblicisti che prevede un nuovo percorso formativo per accedere all’elenco pubblicisti dell’albo professionale. La novità è contenuta in un’Integrazione delle Linee Guida per aspiranti giornalisti varata a larga maggioranza dal Consiglio nazionale dell’Odg, di concerto con la Consulta dei presidenti regionali, nella seduta del 28 e 29 gennaio scorsi.
Di cosa si tratta? All’elenco dei giornalisti pubblicisti può iscriversi, in Italia, chi pur non esercitando la professione in modo esclusivo abbia dimostrato di avere svolto un’attività giornalistica non occasionale e retribuita per almeno due anni. Un sistema che presenta paradossi e storture. A cominciare dal fatto che, a termini di legge, chi svolge attività giornalistica prima di essere iscritto all’ordine professionale – come la procedura di accesso all’albo dei pubblicisti richiede – incorre nel reato di esercizio abusivo della professione, punito con pene di recente inasprite fino a tre anni di carcere e 50 mila euro di multa. Per non dire delle pratiche truffaldine e degli abusi proliferati nelle maglie di questo iter, che testimonianze e inchieste denunciano da anni e che il nuovo registro ora proverà a contrastare.
Di qui nasce una “rivoluzione delle regole”, come enfaticamente la definisce l’Odg nazionale, che nelle parole del presidente Carlo Verna “fa seguito all’elaborazione di una proposta di riforma complessiva della professione giornalistica che deve essere esaminata dal legislatore e che, con questa freccia in più al nostro arco, possiamo fondatamente sostenere debba avvenire al più presto”. Cosa cambia in concreto da aprile? L’interessato dovrà prima di tutto presentare una comunicazione di inizio attività all’Ordine regionale competente, indicando il nome delle testate con le quali intende iniziare a pubblicare articoli. “Sarà una specie di foglio rosa”, spiega l’Ordine. Si introduce inoltre l’obbligo di frequentare corsi di formazione per un equivalente di 20 crediti formativi. Dovranno iscriversi al registro anche coloro che hanno iniziato il percorso per diventare giornalista pubblicista a partire dal primo gennaio 2019, mentre sarà esentato chi ha avviato la pratica in data antecedente.